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Campodolcino Ski Express Tel e Fax +039 0343 50073 - Quota stazione di valle 1.082 m.- Quota stazione di monte 1.721 m. - Dislivello 639 m. - Lunghezza del percorso 1.046 m. - Pendenza della linea 51 % - Pendenza nelle stazioni 51 % - Lunghezza complessiva del convoglio 23 m. - Velocità di corsa 10 m/sec - Accelerazione e decelerazione 0,3-0,5 m/sec 2 - Potenzialità di trasporto 2.500 p/h - Diametro scavo in galleria 4,50 m. - Diametro sagoma limite 4,20 m. - Scartamento binari 1,40 m. - Tempo teorico di percorrenza del tragitto 2,33 minuti - Tempo di imbarco, percorso e sbarco 3,84 minuti - Corse percorribili all'ora 15,63 - Il trasporto viene effettuato tramite due convogli, uno che sale e l'altro che scende, di 2 carrozze ciascuno. Ogni carrozza può portare 80 persone, e quindi 160 persone per viaggio.
Alpe Motta di Campodolcino Salendo da Campodolcino con lo Ski Express o a piedi nella bella stagione e da Madesimo attraverso il bosco o lungo la strada chiusa al traffico, si arriva al pianoro di Motta (m.1720), frazione del Comune di Campodolcino. Il nome deriva da "mot" o "mut" equivalente a poggio o motto, che prende spunto dalla vasta morena di un antico ghiacciaio. Praticamente Motta è suddivisa in due parti: Motta Bassa detta anche Motta di sotto (m.1720) e Motta Alta, detta anche Motta di Sopra (m 1850) Da lì si possono ammirare la Piana di S.Sisto con il Pian dei Cavalli, la Val Febraro, il Pizzo Quadro, il Groppera, il Ferrè e la Statua ricoperta d’oro di Nostra Signora d’Europa. Al centro della Frazione domina la grande costruzione della Casa Alpina di Motta voluta nel 1924 dal prete milanese Don Luigi Re, fondatore ed animatore dell’opera, realizzata con lo scopo di offrire alla gioventù, ma non solamente a questa, la possibilità di trascorrere momenti a diretto contatto con la natura alpina, unitamente a valori spirituali e cristiani. Lì si trova oggi il Centro Ecumenico Europeo per la Pace inaugurato nel 1994 dal Card. Carlo Maria Martini e lì si svolgono ogni anno convegni per la pace e l’ecumenismo. Motta con la sua statua di Nostra Signora d’Europa posta poco sopra il centro abitato, è il centro del bacino idrografico europeo: da qui scendono le acque che partendo da queste montagne, giungono al Mare del Nord attraverso il Reno, al Mar Nero attraverso l’Inn e il Danubio ed al Mar Mediterraneo attraverso il Liro, l’Adda e il Po. La statua opera dello scultore Egidio Casagrande fu eretta il 15 Ottobre 1957 ed inaugurata dall’allora Cardinale Montini (poi divenuto Papa Paolo VI). Mons. Luigi Re, chiamato e ricordato da tutti come Don Re, fu un uomo speciale che seppe abilmente conciliare la religiosità ed il misticismo con un turismo motivato sia sul piano religioso che su quello culturale, offrendo ai giovani ed alle famiglie, l’opportunità di trascorrere periodi sereni in un ambiente ospitale ed a base cattolica dove il divertimento ed il riposo dovevano accompagnarsi ad un profondo spirito religioso e sano. Fu così anche l’ideatore e promotore dell’antica Funivia Campodolcino-Motta (ora non più esistente e sostituita dal più moderno Sky-Express), che ha portato migliaia e migliaia di persone sulla piana di Motta, una volta accessibile solo a piedi attraverso impervi sentieri, creando un nuovo turismo. Grazie a lui, lì si crearono nuove abitazioni, impianti di risalita e Motta divenne quello che oggi è.
Madesimo È un comune di 582 abitanti della provincia di Sondrio, in Valle Spluga, comprendente le frazioni di Madesimo, Pianazzo, Isola e Montespluga. Sito a 1.550 m s.l.m., è il comune italiano più lontano dal mare. Fa parte della Comunità Montana della Valchiavenna.È una località famosa per la pratica degli sport invernali, con oltre 60 km di piste, numerosi circuiti di fondo, per escursioni in motoslitta e in snow kite.
Santuario di Gallivaggio Il Santuario dell’Apparizione di Maria Vergine si trova lungo la Strada Statale 36 per lo Spluga, a circa 800 metri d’altezza, sovrastato da una grande parete rocciosa a strapiombo. E’ conosciuto come Santuario della Madre della Misericordia. L’attuale chiesa è la terza ad essere costruita, sul luogo dove a due ragazze di Lirone e Vhò, mentre raccoglievano castagne, apparve la Madonna, il mercoledì 10 ottobre 1492. La Vergine si mostrò in una luce straordinaria e affidò alle due ragazze il suo messaggio di avvertimento, di speranza e di richiamo a una vita cristiana rinnovata e autentica, invitando alla preghiera e alla penitenza per ottenere da Dio misericordia. Subito dopo l’apparizione fu costruita una cappella in legno, poi sostituita da un’altra in muratura. Il Santuario fu eretto tra il 1598 e il 1603, e fu consacrato il 29 gennaio 1615; mentre il campanile isolato rispetto all’edificio è del 1731. Nel 1741 il masso di granito, su cui la Madonna aveva posato i suoi piedi, dal centro del Santuario fu trasportato nel presbiterio e nel 1970, a seguito delle nuove norme liturgiche, fu posto sotto l’altare rivolto verso il popolo.
Chiavenna È un comune di circa settemila abitanti, della provincia di Sondrio, al centro della valle omonima, dove essa si biforca, sul fiume Mera, poco a monte della confluenza in esso del torrente Liro, al bivio delle strade per i passi dello Spluga (valle di S. Giacomo) e del Maloggia (Val Bregaglia). Il nome fa riferimento alla sua posizione chiave per le comunicazioni con la Rezia transalpina e il bacino del Reno.
Passo dello Spluga Collocato al centro delle Alpi, il Passo Spluga (da 'spelu[n]ca', cioè spelonca, grotta), a 2113 metri slm, rappresenta il punto di incontro tra Alpi Lepontine a ovest e Retiche ad est. La particolare posizione della Valle Spluga, o se si preferisce, Val San Giacomo, che da qui si diparte verso sud, ha storicamente costituito un luogo di snodo commerciale e culturale tra le naturali direttrici di accesso sui due versanti: a sud il lungo solco del Lario e a nord la valle del Reno. A sud il piano di Chiavenna (330 metri slm) e la penetrazione valliva, posta a quota più bassa e più vicina allo spartiacque alpino dell'intero arco delle Alpi. A nord l'altipiano del Reno si spinge fino a Thusis, nei Grigioni, che dista da Chiavenna 43 km. ed è posto a 680 metri slm. Oggi il collegamento nord-sud è assicurato dalla SS 36 del lago di Como e dello Spluga, che ha inizio a Milano e termina dopo 140 km sul valico di confine italo-svizzero.
Rifugio Chiavenna Il rifugio Chiavenna si trova all'Alpe Angeloga (m.2042), nel comune di Campodolcino. Vi si può accedere percorrendo principalmente due vie: - da Motta di sopra (m.1850), raggiungibile in macchina o in seggiovia da Madesimo (m.1560), percorrendo un sentiero per un'ora e mezza circa; - da Fraciscio (Soste, m.1442), raggiungibile in auto da Campodolcino (m.1071), risalendo la valle del torrente Rabbiosa, in circa 2 ore 30. Un ultimo itinerario per raggiungere il rifugio si snoda dalla diga della Val di Lei, attraverso il Passo di Lago Nero di Angeloga, in circa 5 ore. E' stato ristrutturato nel 2002 per garantire un ancor maggiore comfort. Nei pressi del rifugio uno splendido laghetto accoglie ogni weekend, e non solo, moltissimi amanti della montagna.
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